Collezione di strumenti di Chimica E. Paternò

Introduzione
La Collezione di strumenti storici di Chimica ha sede presso il Dipartimento di Fisica e Chimica – Emilio Segrè e custodisce attrezzature e apparecchiature di laboratorio utilizzate dai chimici dell’Università di Palermo a partire dalla seconda metà del XIX secolo. La Collezione si compone di tre sale espositive caratterizzate da banconi di laboratorio e vetrine nelle quali sono raccolti gli apparati e le strumentazioni.
Tra gli strumenti esposti, si trovano numerose bilance a due bracci munite di scatole con pesi in ottone o cristallo di rocca. L'evoluzione della strumentazione analitica nell’Ottocento è testimoniata dalla presenza di due modelli di spettroscopio utilizzati per eseguire accurate analisi elementari. Sono conservati anche due modelli di spettrofotometri Beckmann per l'analisi nel visibile UV, e uno per l'analisi nell’infrarosso. Completano la strumentazione ottica microscopi, polarimetri, rifrattometri e colorimetri di Duboscq.
In una bacheca della Collezione sono conservati alcuni prodotti chimici, sintetizzati da Körner nel 1867, che costituiscono una prova determinante a favore dell’equivalenza delle sei posizioni dei sostituenti nella molecola del benzene.
Storia
La nascita della Collezione è legata all’opera di Stanislao Cannizzaro, il quale sin dalla sua nomina a professore ordinario di Chimica Organica e Inorganica si impegnò affinché l'Università di Palermo si dotasse di un laboratorio di chimica, moderno e funzionante, destinato sia alle ricerche sia alle esercitazioni pratiche degli studenti. La Collezione conserva le tracce della prestigiosa scuola chimica internazionale che Cannizzaro seppe costituire durante la sua permanenza a Palermo, tra il 1862 e il 1871.
La collezione
La Collezione è costituita da tre banconi chimici e tredici vetrine. Sono custoditi un centinaio di strumentazioni scientifiche del periodo compreso tra la seconda metà del XIX secolo e la fine XX secolo”. Tra le apparecchiature scientifiche più antiche, la Collezione conserva quindici bilance a bracci con i relativi pesi. Inoltre, sono esposti recipienti in vetro (o altri materiali, come la porcellana, cera, piombo) utilizzati per la preparazione, la raccolta, la conservazione di sostanze solide, liquide o gassose, per misurarne il volume, per scaldarli, per farli reagire. La Collezione presenta anche monografie e volumi di riviste scientifiche (tra la quali la Gazzetta Chimica Italiana) pubblicate a partire dai primi anni dell’Ottocento.
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Visitabile solo previa prenotazione
Dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 17:00
Ingresso gratuito