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Sala espositiva

La galleria degli strumenti mobili

La galleria degli strumenti mobili

La Galleria degli strumenti mobili costituisce la sala centrale del Museo ed è il luogo nel quale Piazzi teneva le lezioni di astronomia per i suoi studenti. Accoglie alcuni dipinti, soprattutto ritratti di astronomi, personalità politiche e costruttori di strumenti, la maggior parte dei quali realizzati nei primi anni del 1800, come quello di Piazzi che indica Cerere, posto nella colonna centrale della stanza. Nelle pareti trovano spazio i ritratti eseguiti da Giuseppe Velasco su commissione di Piazzi: l’astronomo francese Jérôme de Lalande, sulla destra, e un dittico raffigurante gli inglesi Jesse Ramsden e William Herschel, sulla sinistra. La Galleria, inoltre, ospita ancora oggi le eleganti vetrine e consolles disegnate alla fine del Settecento dall’architetto francese Léon Dufourny, progettate per conservare la dotazione strumentale della Specola di cui fanno parte telescopi ma anche strumenti di topografia, fisica e cronometria oltre ad una preziosa e rara coppia di globi, celeste e terrestre. Nella Galleria sono esposti anche il telescopio equatoriale Lerebours&Secretan, il telescopio altazimutale di Worthington e il telescopio rifrattore di Merz, strumenti appartenuti al principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, personaggio che ispirò la figura del protagonista del celebre romanzo “Il Gattopardo”, e poi utilizzati dal regista Luchino Visconti sul set dell’omonimo film.

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