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Museo

Orto Botanico

Serra Carolina dell'Orto Botanico
Orto Botanico

Introduzione

L'Orto Botanico, fondato nel 1789, è un museo vivente a cielo aperto e una delle istituzioni accademiche più importanti d'Italia. Da 230 anni è scrigno del sapere scientifico, luogo di incontro e scambio culturale, deputato alla conservazione e divulgazione della diversità vegetale.
La grande ricchezza di specie ospitate, oltre alla monumentalità di alcuni esemplari, ne fanno un luogo di delizie, ricco di espressioni di flore diverse, in cui alla componente vegetale mediterranea, si sono unite altre numerosissime specie di flore esotiche, prevalentemente tropicali e subtropicali.
Questo Orto Botanico è metafora di accoglienza e integrazione, dove specie e culture diverse si incontrano. Passeggiare tra i suoi viali è come fare il giro del mondo in dieci ettari di superficie, scoprendo una moltitudine di forme, colori e profumi in ogni stagione. Un’oasi di bellezza arricchita dall’imponente architettura neoclassica del Gymnasium, dalla suggestiva vasca settecentesca dell’Aquarium, dalla Serra Carolina, considerata una tra le dieci più belle d'Europa.

Storia

Realizzato nel 1789 e inaugurato nel 1795, l’Orto Botanico ha costituito un vero e proprio punto di riferimento per la cultura scientifica e illuminista di Palermo e dell’Isola. Gli edifici principali (Gymnasium, Tepidarium, Calidarium) furono realizzati in stile neoclassico dall’architetto francese Léon Dufourny, mentre il primo impianto dell’Orto si deve a Bernardino da Ucria, dimostratore di Botanica, che ordinò le collezioni secondo il nuovo sistema di classificazione di Linneo.

LA NASCITA
Nel 1779, durante il regno dei Borbone di Napoli e Sicilia, fu fondata la Regia Accademia degli Studi di Palermo. Con l’istituzione della cattedra di Storia naturale e Botanica, l’Accademia ottenne dal Senato cittadino di potere usufruire di un modesto appezzamento di terra sul bastione Aragona, nei pressi di Porta Carini, dove prima si conservava la polveriera pubblica. Qui, nel luglio del 1780 fu impiantato un primo orto botanico che servisse alla coltivazione delle piante medicinali utili all’insegnamento.

Considerato che lo spazio si rivelò inadeguato alle esigenze didattiche, qualche anno dopo la sua fondazione, si iniziarono le pratiche per un suo trasferimento. La nuova sede venne individuatanel piano di S. Erasmo, su una piccola porzione delleterre della ‘Vigna del Gallo’ possedute dal duca Ignazio Vanni d’Archirafi, accanto alla pubblica Villa Giulia sorta nel 1777.

Il nuovo Orto Botanico venne impiantato in quella che è la sua attuale sede a partire dal 22 febbraio 1789. Sei anni dopo, nel dicembre del 1795, l’orto botanico fu solennemente inaugurato.

L’Orto, di cui fu primo direttore Giuseppe Tineo (1795-1812), si estendeva su uno spazio di 12 mila metri quadrati circa. Inizialmente ebbe ingresso sulla via che conduceva dallo Stradone di Sant’Antonino, l’attuale via Lincoln, al Piano di Sant’Erasmo e che lo separava dalla Villa Giulia; successivamente, completati i lavori del Gymnasium, fu possibile accedere all’Orto dall’attuale ingresso sul fronte del nuovo complesso monumentale.

Il giardino era ripartito in quattro appezzamenti rettangolari (quartini) separati da due viali ortogonali, con le collezioni ordinate da Bernardino da Ucria secondo il sistema di Linneo; corredavano l’impianto del giardino fontane e vasche fra cui, all’estremità meridionale, la vasca dedicata alle piante acquatiche, l’Aquarium, dono dell’allora arcivescovo di Palermo, Filippo Lopez y Royo.

L’ESPANSIONE
Tra il 1796 e il primo ventennio del XIX secolo, furono operati diversi ampliamenti che conferirono all’Orto l’assetto poi conservato fino al 1896. Parti della Vigna del Gallo furono, infatti, acquisite lungo l’estremità meridionale e occidentale dell’Orto, per impiantarvi un boschetto esotico e ricavarvi lo spazio dove fu poi sistemato il Giardino d’Inverno (Serra Carolina).
Successivamente fu anche annesso lo stradone che separava l’Orto dalla Villa Giulia e nel 1819, durante la direzione di Vincenzo Tineo, fu possibile un nuovo ampliamento che permise di accrescere la superficie dell’Orto di quasi un ettaro.
Durante i moti rivoluzionari del 1820 l’Orto divenne preda al saccheggio. In poche ore tutto fu manomesso – biblioteca, collezioni, erbario; ogni cosa dispersa e distrutta dalla plebaglia tumultuante e inferocita”… I soldati si fortificarono dentro l’Orto e lo difesero per 11 giorni. Povero Tempio della Flora! I cannoni rotolavano sopra le aiuole, i soldati realizzavano tappi con fogli d’erbario e i più belli oggetti di rame finirono in polveriera; 18.000 vasi furono distrutti, in parte per formare barricate, in parte per lanciarli, in mancanza d’altro dalle più alte finestre dell’istituto contro gli attaccanti”.

L’ASSETTO ATTUALE
Molti anni dopo gli infruttuosi tentativi di Agostino Todaro (1856-1892), fu l’allora direttore, Antonino Borzì che, nel 1906, ottenne l’acquisizione di un terreno fino ad allora appartenuto al vivaio comunale, quale indennizzo per la parte sottratta all’Orto sul lato di Via Archirafi per la realizzazione della Facoltà di Scienze. Si pervenne, così, a quello che è l’assetto attuale. Ad Antonino Borzì si deve anche la creazione, nel 1913, del Giardino coloniale che, sotto la sua direzione, fu progressivamente implementata ed arricchita di specie di origine esotica provenienti dalle colonie ed in particolare dalla Somalia, divenuta italiana nel 1905. Con l’occupazione di Tripolitania e Cirenaica (Libia) e l’istituzione di un Ministero delle Colonie, nel 1913 venne istituito un Giardino Coloniale presso l’Orto Botanico col fine di promuovere la conoscenza scientifica e pratica delle piante di origine esotica utili alle industrie e ai commerci e di curare la diffusione delle piante riconosciute utili fra gli istituti di studi agrari e fra privati agricoltori. Esso ebbe grande rilievo e sviluppo durante il periodo fascista contemporaneamente con la nascita dell’impero, conseguenza dell’ultima conquista, l’Abissinia. Dotato di risorse proprie, venne soppresso nel 1975.

Il piano regolatore della Città di Palermo del 1886 e quello di ricostruzione del 1946 prevedevano, entrambi, la costruzione di un asse stradale proprio all’interno dell’Orto.

Alla tenace opposizione di A. Todaro prima e di Francesco Bruno, direttore dell’Orto tra il 1939 e il 1968, si deve la salvaguardia della sua integrità. Sarà Bruno ad ottenere, nel 1954, grazie anche al coinvolgimento del mondo accademico e culturale palermitano, il voto unanime del Consiglio comunale, con cui si deliberava la definitiva e integrale conservazione dell’Orto Botanico nello stato in cui ancora oggi si trova.

L’Orto fu definitivamente aperto al pubblico, assumendo anche una funzione museale, solo sotto la direzione del Prof. Andrea Di Martino, sul finire degli anni 80 del secolo scorso.

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Eventi & News
Dove siamo
Via Lincoln, 2 - 90133 Palermo
Come raggiungerci

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L'Orto Botanico si trova nei pressi del Foro Italico, adiacente alla pubblica Villa Giulia e dista circa 600 metri dalla Stazione ferroviaria Centrale di Palermo.

Organizza la tua visita

Orari

Da novembre a febbraio
Da lunedì a sabato 9-17 / domenica 10-17

A marzo e a ottobre
Da lunedì a sabato 9-18 / domenica 10-18

Ad aprile e a settembre
Da lunedì a sabato 9-19 / domenica 10-19

Da maggio ad agosto
Da lunedì a sabato 9-20 / domenica 10-20
 

Ultimo ingresso consentito: 60 minuti prima dell’orario di chiusura
Giorni di chiusura: 1° gennaio, 25 dicembre
Chiusure straordinarie: in caso di comunicazioni, per avverse condizioni meteo o manutenzioni straordinarie

 

INTERO

8,00 €

ORTO CARD

Validità annuale, con nome registrato

40,00 €

Italiano - Inglese - Francese

  • 5,00 € (in sito)
  • 3,00 € (online)

5,00€

  • Giovani da 6/25 anni
  • Adulti > 70 anni
  • Insegnanti scuola
  • Fai/Legambiente/Fondazione Butera
  • Altri enti, istituzioni, associazioni a seguito stipula convenzione

  • 2 adulti + max 3 bambini fino a 14 anni: 18,00 €
  • 1 adulto + 1 bambino under 6 anni: 6,00 €
  • Famiglia Unipa (2 adulti + max 4 bambini  fino a 14 anni): 8,00 €
     

a persona 6,00 €
> 10 unità

  • Diversamente abili con accompagnatori
  • Personale Unipa in servizio
  • Studenti Unipa (in possesso di Unipa Card)
  • Guide turistiche autorizzate
  • Bambini < 6 anni

Orto Botanico + Palazzo Chiaromonte / Steri

  • Intero: 12,00 €
  • Ridotto: 7,00 €
    (18/25 anni, Insegnanti scuola, over 70)

Orto Botanico + Museo di Zoologia P. Doderlein

  • Intero: 8,50 €
  • Ridotto: 5,50 €
    (18/25 anni, Insegnanti scuola, over 70)    



 

25,60 €

  • Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas”
  • Palazzo Belmonte Riso –Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia
  • Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo
  • Steri – Palazzo Chiaromonte
Attività didattiche

A cura di Coopculture.
Su prenotazione tramite e-mail a edu@coopculture.it

Visita per gruppi

Un’esperienza ricca e coinvolgente alla scoperta dell’Orto Botanico, museo vivente a cielo aperto caratterizzato da una grande varietà di specie.

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Visita guidata (durata 60’)

Un percorso di visita volto alla scoperta delle innumerevoli specie vegetali custodite all’interno dell'Orto Botanico. Di queste verranno spiegate le diverse caratteristiche botaniche e saranno narrate le curiosità e le leggende a loro legate, per un’esperienza didattica unica e coinvolgente.

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Laboratorio per la scuola primaria - I e II classe (durata 120’) 

Una divertente visita didattica per scoprire in maniera semplice le numerose specie di piante tropicali e mediterranee dell’Orto Botanico. Al temine della visita, un’attività manuale per realizzare piccole sfere di terra e argilla, piene di semi pronte per essere lanciate, per dar vita a una nuova pianta. 

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Laboratorio per la scuola primaria (durata 120’ – massimo 30 pax) 

Dopo un’appassionante visita didattica per scoprire la storia e le meravigliose piante che abitano l'orto botanico, verranno realizzati dei buffi vasi, al cui interno verranno inseriti terriccio e semi per dare vita a una deliziosa piantina.

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Laboratorio per la scuola primaria (durata 120’) 

Un’avvincente e divertente caccia al tesoro alla scoperta degli angoli più belli dell'Orto Botanico. Dopo una visita didattica, tra indovinelli e divertenti rime, foglie, fiori e piante da riconoscere, gli studenti conosceranno la storia di questo luogo incantevole e scopriranno le specie più antiche, rare e preziose.

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Staff
Prof. Rosario Schicchi
Prof. Rosario Schicchi

Direttore scientifico

rosario.schicchi@unipa.it

+39 091 23891229

Dott. Alfredo Carratello
Dott. Alfredo Carratello

Conservatore dell’Herbarium

alfredo.carratello@unipa.it

+39 091 23891252

Dott. Manlio Speciale
Dott. Manlio Speciale

Responsabile della gestione, valorizzazione, cura e conservazione delle collezioni viventi e della sicurezza del personale

manlio.speciale@unipa.it

+39 091 23891232

Arch. Natale Surano
Arch. Natale Surano

Responsabile della gestione degli aspetti infrastrutturali e paesaggistici

natale.surano@unipa.it

+39 091 23891233

Dott.ssa Tiziana Turco
Dott.ssa Tiziana Turco

Responsabile della valorizzazione della Fossa della Garofala e della Collezione di Orchidaceae dell’Orto Botanico

tiziana.turco@unipa.it

+39 091 23897161

Dott. Massimo Di Sano
Dott. Massimo Di Sano

Responsabile prenotazioni e concessione spazi

massimo.disano@unipa.it

+39 091 23891244

Dott.ssa Eliana Lombardo
Dott.ssa Eliana Lombardo

Graphic designer, comunicazione web e social

eliana.lombardo@unipa.it

+39 091 23891225

Giuseppe Certa

Addetto all’Herbarium

giuseppe.certa@unipa.it

Giovanni Scafidi

Responsabile del Semenzaio

giovanni.scafidi@unipa.it

+39 091 23891247

Filippo Davì

Responsabile delle aule didattiche, delle attrezzature informatiche e della produzione di targhette botaniche

filippo.davi01@unipa.it

+39 091 23891220

Salvatore Bellavista

Addetto alle collezioni

salvatore.bellavista@unipa.it

Francesco Cuttitta

Addetto alle collezioni

francesco.cuttitta03@unipa.it

Antonio D’Alessandro

Addetto alle collezioni

antoniodalessandro01@unipa.it

Silvia Fiorentino

Addetto alle collezioni

silvia.fiorentino01@unipa.it

Vincenzo Fontana

Addetto alle collezioni

vincenzo.fontana03@unipa.it

Giuseppe Greco

Addetto alle collezioni

giuseppe.greco@unipa.it

Gaetano La Placa

Addetto alle collezioni

gaetanogiuseppe.laplaca@unipa.it

Giuseppa Madonia

Addetto alle collezioni

giuseppa.madonia@unipa.it

Valentino Scafidi

Addetto alle collezioni

valentino.scafidi@unipa.it

Pietro Schiera

Addetto alle collezioni

pietro.schiera@unipa.it

Salvatore Di Caccamo

Addetto al magazzino e alle manutenzioni

salvatore.dicaccamo@unipa.it

Mario Schimmenti

Addetto al magazzino

mario.schimmenti@unipa.it

Rosario Parisi

Addetto al magazzino

rosario.parisi@unipa.it

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Contatti

Biglietteria

+39 091 23891236

Prenotazione visite guidate, attività didattiche

+39 091 7489995

E-mail istituzionale

ortobotanico@unipa.it

Prenotazione visite guidate, attività didattiche

edu@coopculture.it

Regolamento

L’Orto Botanico dell’Università di Palermo è un museo vivente, all'interno del quale si conservano collezioni di piante provenienti da tutto il mondo. Considerata la grande importanza e il valore delle collezioni, vi chiediamo di rispettare alcune importanti regole.
  1. Non recidere e danneggiare in alcun modo piante o parti di esse; non spostare o manomettere i cartellini che le identificano; non ingerire materiale vegetale, sotto qualunque forma, in quanto potrebbe essere tossico o pericoloso. Foglie, frutti e altre parti di piante rinvenute a terra possono essere raccolte soltanto previa autorizzazione della Direzione.
  2. Non è consentito l’ingresso ai cani e ad altri animali (anche se al guinzaglio, all’interno di borse o tenuti in braccio), a eccezione dei cani guida per i non vedenti e gli ipovedenti.
  3. Non è consentito introdurre all’interno dell’Orto Botanico, biciclette, pattini, skateboard e altri strumenti per attività ludiche (palloni, aquiloni, frisbee, ecc.). Le biciclette possono essere lasciate nell’apposita rastrelliera vicino all’ingresso.
  4. Non è ammessa l’introduzione di piante, anche secche, se non espressamente autorizzata.
  5. È severamente vietato entrare nelle vasche, nell’Aquarium, nelle fontane e gettare oggetti al loro interno.
  6. Non calpestare le aree coltivate, ma camminare sempre lungo i viali e i sentieri stabiliti. Il calpestio continuo compatta il terreno e lo rende inadatto alla crescita delle piante.
  7. I bambini devono essere accompagnati e costantemente sorvegliati da un adulto. Le visite di scolaresche e gruppi devono svolgersi ordinatamente, sempre sotto la diretta sorveglianza delle guide e degli accompagnatori.
  8. Utilizzare gli appositi contenitori dei rifiuti per la raccolta differenziata e le isole ecologiche disposte in prossimità dei bagni, per mantenere pulito l’Orto. Non è consentito l'uso di plastica monouso (bottigliette, bicchieri, piatti, imballaggi, ecc.) e la sua dismissione nei rifiuti: l’Orto Botanico è Plastic Free! All’interno, sono a disposizione dei visitatori fontanelle di acqua potabile.
  9. A causa dell'elevato rischio di incendio, non è consentito fumare, se non negli spazi assegnati alla caffetteria, dove si suggerisce l’uso di posacenere portatili personali.
  10. È consentito effettuare fotografie e riprese video solo per usi personali. La fotografia commerciale e ogni altra forma di produzione e diffusione di immagini e filmati dovrà essere autorizzata, mediante consenso scritto della Direzione.
  11. Non interferire nel lavoro dei giardinieri e del personale addetto, ma seguire attentamente ogni loro indicazione e/o suggerimento.
  12. La Direzione declina ogni responsabilità per danni accidentali a persone o cose derivanti dalla contravvenzione delle norme sopra riportate e per eventuali altre cause (vento, caduta di piante o di loro parti, rottura di vetri o di vasi, punture di insetti, ecc.). Il personale dell’Orto è autorizzato, se necessario, a inibire la permanenza a chiunque adotti comportamenti inappropriati.
  13. La Direzione declina ogni responsabilità per la mancata osservanza dell’orario di uscita.
  14. I giorni e gli orari di apertura dell’Orto Botanico possono subire variazioni in caso di lavori di manutenzione o di condizioni meteorologiche avverse.

Grazie per la collaborazione.
 

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Invito alla visita

Cari Visitatori,
l'Orto Botanico è nato per la conoscenza scientifica delle piante. È un luogo complesso, ricco di biodiversità, con un patrimonio culturale di valore inestimabile e di grande tradizione, che va osservato con attenzione e dedizione.
All'interno dell'Orto lasciamo che le piante crescano e si sviluppino nel modo più naturale, esprimendo la loro vera personalità.
Lasciamo i frutti sugli alberi e per terra, per consentirvi di osservarli e per garantire il continuo ciclo del carbonio all’interno del sistema-orto.
Potrete osservare le differenti fioriture e fruttificazioni, nonché la fogliazione e la defogliazione. In primavera, la fogliazione mostra i colori delle giovani foglie; in autunno-inverno, la defogliazione copre il suolo di un eterogeneo manto di foglie determinando pittoreschi tappeti cromatici.
Le foglie cadute dagli alberi sono fondamentali nel ciclo del carbonio; infatti, non vengono asportate ma lasciate in situ, per arricchire il terreno di sostanza organica.
Non usiamo fitofarmaci, se non in casi estremi e sempre in maniera puntuale e per brevissimi periodi.
In alcune zone dell’Orto troverete erbe spontanee (come distese di papaveri) e verdure spontanee (tradizionalmente consumate e utilizzate nella medicina popolare), mantenute volutamente nel terreno fino alla fioritura e alla fruttificazione, per consentire agli studenti della nostra Università, lo studio e l’identificazione tassonomica delle specie vegetali, ma anche per potenziare il nostro Erbario e la nostra Banca dei Semi.
L’intervento dell’uomo è misurato, tendente a raggiungere un equilibrio biologico sempre più resiliente.
Vi auguriamo un viaggio straordinario all’interno del nostro Orto Botanico!

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